Disturbi di personalità

Iperattività

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Iperattività: Disturbo da deficit di attenzione/iperattività

(definito DDAI in italiano o ADHD in inglese, da Attention Deficit Hyperactivity Disorder)

Questo disturbo è un disturbo evolutivo dell’autocontrollo, le sue caratteristiche sono: disorganizzazione, impulsività e alti livelli di disattenzione. E’ uno dei disturbi più comuni neuro comportamentali ed è un disturbo invalidante. I suoi sintomi insorgono nella prima infanzia e i principali sono:

  • alto livello di disattenzione
  • comportamenti che denotano iperattività ed impulsività

Questo disturbo è considerato una condizione di natura diversa che può diventare cronica, e che è associata a problematiche che colpiscono diversi aspetti della vita di tutti i giorni.

 

A che età insorgono i sintomi di iperattività?

Solitamente i primi sintomi si manifestano prima dei dodici anni, ma purtroppo non viene indicata un’età di esordio perché è difficile stabilire, guardando indietro, il preciso momento di inizio dei sintomi.
La maggior parte dei genitori riferiscono e osservano, nei primi anni di vita, una eccessiva attività motoria. Nonostante questo il disturbo ADHD solitamente viene identificato quando il bambino frequenta la scuola elementare, perché la disattenzione si fa più invalidante ed evidente.

 

In che contesti si manifestano i sintomi?

Si osservano manifestazioni del disturbo in vari contesti, quali casa, scuola e lavoro, ma tendono ad essere diversi a seconda di esso. Quando l’individuo riceve rinforzi, per un comportamento adeguato, le manifestazioni del disturbo possono essere minime o addirittura assenti.

Sintomi dell’iperattività nei bambini

  • Difficoltà a completare qualsiasi attività che richieda concentrazione
  • Sembra che non ascoltino nulla di ciò che gli viene detto
  • Si distraggono facilmente
  • Parlano continuamente, rispondono in modo irruento prima prima ancora di aver ascoltato tutta la domanda
  • Non sono in grado di aspettare il proprio turno in un gruppo di lavoro o in coda
  • Spesso manifestano serie difficoltà di apprendimento che rischiano di farli rimanere indietro rispetto ai compagni di classe, con conseguente danno emotivo
  • Sono eccessivamente vivaci, corrono o si arrampicano, saltano sulle sedie ecc

E’ possibile notare in età evolutiva, la sovrapposizione con altri disturbi, come il disturbo di condotta e il disturbo provocatorio.

La fondamentale caratteristica del disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) è una persistente condizione di disattenzione, iperattività ed impulsività che influisce sullo sviluppo.
Sul piano comportamentale la disattenzione si manifesta con disorganizzazione, difficoltà a mantenere l’attenzione e la divagazione dal compito.
L’iperattività invece si riferisce ad un’eccessiva attività motoria (un eccessivo dimenarsi, correre)
L’impulsività viene portata alla luce con azioni affrettate che vengono fatte senza valutare le conseguenze.

Questi bambini, solitamente, sono disorganizzati, fanno fatica a mantenere la concentrazione, si fanno distrarre dai compagni e dai rumori, sono sbadati e disorganizzati nello svolgere le loro attività e molto raramente riescono a portare a termine un compito in modo ordinato.

 

 

 

Sintomi dell’ iperattività negli adulti

Per alcune persone che soffrono di questo disturbo, con il passare del tempo i sintomi possono diminuire, per altri, purtroppo, continuano ad interferire nella vita quotidiana e si aggravano.

I sintomi in età adulta

  • Irascibilità
  • Sbalzi d’umore
  • Molta difficoltà a far fronte allo stress
  • Intolleranza alla frustrazione
  • Impulsività
  • Difficoltà a definire le priorità e disorganizzazione
  • Incapacità nella gestione del tempo
  • Incapacità a focalizzarsi su un compito
  • Irrequietezza e Agitazione motoria
  • Difficoltà a programmare attività
  • Bassa tolleranza alla frustrazione
  • Frequenti sbalzi d’umore
  • Temperamento irascibile
  • Difficoltà a fronteggiare lo stress

La maggior parte delle persone è inconsapevole di soffrire di ADHD (Disturbo da deficit di attenzione/iperattività ) perché da piccolo non gli è stato diagnosticato. Chi soffre di questo disturbo ha difficoltà a sostenere l’attenzione, incapacità di controllare gli impulsi, sbalzi d’umore e scatti di rabbia.

  • Berretto di Lana

 

Questo disturbo viene diagnosticato solo quando i sintomi sono parecchio gravi da causare problemi persistenti in praticamente tutti gli ambiti di vita.
In età adulta può essere difficile diagnosticare ADHD perché molti dei sintomi sono presenti in altri disturbi come ansia o dell’umore.

 

Le cause dell’iperattività 

Le cause possono essere dovute a trasmissione genetica del disturbo, fattori ambientali (come esposizione al piombo) e/o deficit a livello del sistema nervoso centrale.

Il rischio potrebbe accrescere in caso di:

  • familiarità (genitori, fratelli) per ADHD o altri disturbi mentali
  • fumo, alcolismo e assunzione di droghe durante la gravidanza
  • nascita prematura

 

Quali sono le conseguenze nella vita

L’ADHD in età adulta potrebbe comportare:

  • Rendimento scolastico e lavorativo basso
  • Disoccupazione e problemi finanziari
  • Problemi con la legge
  • Abuso di sostanze stupefacenti e di alcol
  • Frequenti incidenti (stradali o di altro genere)
  • Instabili relazioni interpersonali
  • Bassa autostima
  • Tentativi suicidari

 

 

 

Comorbilità

I disturbi che possono insorgere in comorbilità con ADHD sono i disturbi dell’umore (depressione, disturbi bipolari), disturbi d’ansia, altri disturbi mentali (disturbi psichiatrici, disturbi di personalità)

Trattamenti del disturbo disturbo da deficit di attenzione/iperattività

I trattamenti cognitivo-comportamentali, assieme alla somministrazione di stimolanti, sembrano essere i trattamenti migliori, nonostante  ciò rimangono ancora numerosi dubbi sugli effetti degli psicostimolanti sui soggetti con difficoltà di attenzione e iperattività.

Il trattamento cognitivo-comportamentale va indirizzato in modo simultaneo verso tutte le aree che risultano compromesse e riguardare le varie dimensioni coinvolte nel disturbo (emotivo-affettiva, cognitiva, relazionale e comportamentale).

In conclusione se pensi di soffrire di questo disturbo o che un tuo familiare (partner, figlio, genitore) ne soffra, chiedi aiuto ad uno psicoterapeuta esperto in questo disturbo.

 

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