Senso di colpa

Senso di colpa

Nota Importante Non sono un medico o una psicoterapeuta. Questo spazio è un percorso di supporto e di crescita personale basato interamente sulla mia esperienza autentica e sulle mie conoscenze. I contenuti qui presenti non sostituiscono in alcun modo un parere medico o psicologico, ma sono pensati per offrirti una guida e un supporto nel tuo cammino.

Senso di colpa: cos’è?

Il senso di colpa, in psicologia, è un sentimento collegato alla colpa.

La colpa è un’emozione che nasce da un evento successo nel passato. La ruminazione è ciò che tiene viva la colpa e che la determina. Chi soffre di senso di colpa cronico è totalmente preso da questo sentimento, da far sì che influisca sulla propria vita sociale e relazionale.

Un giudizio negativo di un atto specifico fa nascere un sentimento di colpa in chi l’ha commesso, facendo nascere in lui emozioni di rimpianto e rimorso. La persona che sente la colpa si rende conto di aver agito in modo sbagliato e che quindi avrebbe potuto comportarsi in altro modo.

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Provare senso di colpa è positivo, a meno che questo non diventi cronico.

Il senso di colpa nei bambini

Succede, qualche volta, che i genitori sgridino i propri figli stimolando il senso di colpa in loro, questo comportamento può portare a delle problematiche comportamentali in età adulta.

In che modo nasce il senso di colpa?

I genitori possono dire e mettere in atto determinati comportamenti, più comunemente sono questi:

  • Non esistere, questo messaggio viene trasmesso attraverso frasi e gesti. Le frasi tipiche sono: “Vorrei non fossi mai nato”, “Ho sofferto per metterti al mondo e tu continui a farmi soffrire” ecc, il bambino viene ignorato e in questo modo lo si rende dipendente dalle sue richieste di affetto e di attenzioni
  • Non lasciarmi, non crescere, resta piccolo così potrai stare sempre con me
  • Non devi riuscire, non realizzare quello che non sono riuscito a fare io
  • Non essere bambino, io non sono potuto essere bambino e di conseguenza non lo puoi essere neanche tu
  • Non puoi essere te stesso, non puoi essere del sesso che sei, sei uguale a tuo padre o a tua madre, in poche parole puoi essere chi vuoi ma non te stesso
  • Mio figlio è diverso dagli altri, mio figlio è timido, mio figlio è un bambino difficile ecc. Attraverso queste frasi il genitore ripropone la sua incapacità a stabilire relazioni. Il piccolo in questo modo vivrà la solitudine e l’incapacità di strutturare dei rapporti significativi del genitore
  • Incapacità di entrare in intimità, in questo modo non ci sarà vicinanza fisica tra genitori e figli. L’assenza di intimità vuol dire non fiducia e questo farà si che il bambino da adulto abbia seri problemi a costruire relazioni affettive significative
  • Non sentire e non pensare, questi sono altri due modi per sminuire i propri figli, sminuire in continuazione ciò che pensano, porta il bambino a riflettere sul suo reale valore. ” Devi pensare solo quello che penso io, non pensare quello che pensi tu” questo è il messaggio che arriva ai bambini. Stessa cosa per quanto riguarda le emozioni, sminuire i sentimenti e le emozioni porta i bambini a pensare di dover reprimere le proprie emozioni. ” Devi sentire ciò che sento io, non ciò che senti tu”

Queste situazioni sono tipiche delle personalità disturbate, questi bambini vivono con molti sensi di colpa e questi comportamenti fanno si che non diventino autonomi e indipendenti.

Il senso di colpa cronico

Chi percepisce un senso di colpa cronico soffre, sbagliando, con l’illusione di aver provocato dolore a qualcun altro.

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Il senso di colpa conscio

Il senso di colpa conscio è motivato da azioni cattive realmente compiute, cioè ci avverte di aver commesso delle azioni sbagliate e di conseguenza ci stimola a riparare ciò che abbiamo fatto di sbagliato.

Il senso di colpa inconscio

Il senso di colpa inconscio invece nasce da motivazioni sconosciute ed irrazionali, invalida la sicurezza in noi stessi e la nostra autostima. Questa emozione può portare alla nascita di patologie psichiche, che possono essere: ansi, depressione, ipocondria e atti criminali. Questo nasce nell’infanzia, quindi da come ci hanno cresciuto i nostri genitori.

Come ridurre il senso di colpa

Come già detto, il senso di colpa, è un sentimento giusto e positivo quando si prova per aver commesso un comportamento sbagliato e di conseguenza si prova a rimediare. Invece se il senso di colpa è inconscio o si presenta spesso, senza un reale motivo, puoi provare a seguire questi semplici suggerimenti:

  • Quando succede, identificare i momenti in cui succede. Il primo passo è diventare consapevoli di avere un problema. Giorno dopo giorno riusciremo a vivere la situazione in maniera più tranquilla e a rassicurare il bambino che è ancora in noi
  • Abbiamo fatto il meglio che potevamo fare, dobbiamo accettare il fatto. Magari quando abbiamo agito eravamo stanchi, tristi, ansiosi o arrabbiati. Dobbiamo perdonarci e capire che non possiamo sempre dare il meglio di noi
  • Non siamo responsabili della vita degli altri, non dobbiamo sentirci responsabili per le scelte degli altri.
  • I nostri standard di comportamento sono troppo elevati? Magari la nostra famiglia ci ha insegnato a utilizzare questi standard troppo irrealistici, che non rispecchiano ciò che siamo e i limiti che abbiamo
  • Trasformare il fallimento in una lezione, il senso di colpa, ogni tanto, possiamo trasformarlo in qualcosa di positivo. Ad esempio se abbiamo litigato con qualcuno e abbiamo usato parole troppo forti possiamo prendere questo fatto come una lezione e non ripeterlo più. Se impariamo a conoscere le nostre debolezze, impariamo anche a gestirle
  • Identificare il vero colpevole, la colpa non è sempre nostra
  • Avere una visione oggettiva, avere una parere di una terza persona può aiutare, perché non sempre riusciamo a vedere le cose come stanno veramente
  • Perdonarsi, questo è fondamentale per migliorare la propria autostima! Dobbiamo smettere di vivere nel passato ed incolparci per cose che non possiamo cambiare. Pensiamo a oggi e diamo il meglio di noi
  • Capire il motivo di certe reazioni
  • Tutti sbagliano, ogni tanto pensiamo a noi! Sbagliare ogni tanto non metterà a rischio nulla, ogni tanto possiamo permetterci di essere meno esigenti nei nostri confronti
  • Non possiamo controllare tutto, alcuni eventi non dipendono dalla nostra volontà, e quindi non possiamo farcene una colpa
  • Chiedere scusa se abbiamo ferito qualcuno

Senso di colpa indotto dal narcisista

Una delle tante, e più frequenti, emozioni che viviamo quando abbiamo una qualsiasi relazione(amicale, amorosa, familiare, lavorativa) con un narcisista patologico è il senso di colpa. Questa sensazione ci viene indotta dal narcisista, è un falso senso di colpa perché nasce da errori che non abbiamo commesso. Il narcisista ci fa sentire in colpa per cose che noi non abbiamo fatto, e lo fa solo esclusivamente per poterci manipolare e controllare. Il narcisista non prova sensi di colpa.

Se non riusciamo ad accettarci così come siamo, e se il senso di colpa condiziona la nostra vita è meglio chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta esperto nel settore.

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