Solitudine

Definizione della solitudine

La solitudine è uno stato d’animo, anche se comunemente viene descritta come una condizione di essere soli o di isolamento. La solitudine fa in modo che le persone si sentano indesiderate, sole e vuote, le persone che vivono la solitudine hanno un forte desiderio del contatto umano, ma lo stato d’animo che vivono non permette loro di stabilire connessioni con le altre persone.

La solitudine non significa per forza essere soli. Questo stato d’animo è un circolo vizioso, nel quale chi si sente isolato, inizia a mettere in atto comportamenti negativi semplicemente per evitare di venire rifiutati. Questo comportamento viene messo in atto per difendersi, ma in realtà non fa altro che aggravare la situazione e di conseguenza il malessere.

‍Una persona può essere contenta anche stando sola, la solitudine è quello che sente chi è o si sente isolato socialmente. Questo stato d’animo nasce nel momento in cui non c’è un collegamento tra le vere relazioni sociali e quelle desiderate. La solitudine può rendere il cervello di chi ne soffre super attento alle minacce possibili.

La persona che si sente isolata può aver bisogno di reinterpretare la visione delle sue interazioni sociali.

Ricordiamo sempre, che bisogna capire, che possiamo essere noi i responsabili della nostra solitudine.

Quali sono le cause della solitudine

Ci sono vari fattori che contribuiscono allo stato d’animo della solitudine. Questi possono essere:

• Trasferimento in un nuovo luogo
• La separazione o il divorzio
• L’isolamento fisico
• La morte di qualcuno molto importante nella vita della persona
• Può essere un sintomo della depressione
• Bassa autostima (coltivare l’autostima)

La solitudine può portare ad una grande varietà di effetti negativi, come:

• Comportamento antisociale
• Atti suicidari
• Depressione
• Ictus e malattie cardiovascolari
• Funzioni cerebrali alterate
• Diminuzione della memoria
• Alcolismo, abuso di farmaci/psicofarmaci e uso di droghe
• Aumento dello stress
• Abuso di internet
• Gioco d’azzardo

La solitudine, non solo porta queste cose, ma chi ne soffre fa meno esercizio fisico, ha una dieta più ricca di grassi, è più stanco durante il giorno e il sonno non è molto efficace.

Solitudine interiore e solitudine esteriore

La solitudine può essere anche solo un pensiero senza reali riscontri con la realtà.

La solitudine interiore ha tempi variabili e, molto spesso, trova conclusione solo all’incontro con uno psicologo. I sintomi della solitudine non sono da sottovalutare, anche perché potrebbero essere il campanello dall’arme di uno stato di sofferenza più profondo. Solitamente i sintomi si presentano in qualsiasi momento della giornata, la solitudine interiore è uno stato d’animo a cui non si riesce porre fine.

La solitudine esteriore, invece, solitamente dura poco. Dipende molto dall’umore, dagli eventi esterni, dal momento in cui sta vivendo la persona.

Ci sono alcuni segnali che devono spingere la persona a richiedere un consulto con uno psicologo.

Nelle relazioni con gli altri:

• Senso di inadeguatezza
• Insicurezza
• Timore del giudizio degli altri
• Sensazione e percezione di vuoto interiore

Segnali fisici:

• Aritmie
• Ipertensione
• Difficoltà a dormire
• Lievi malanni frequenti

La solitudine fa male

Non a tutti fa male la solitudine, anzi, c’è chi la ama e chi non riesce ad avere un momento libero per poter rimanere da solo con i propri pensieri. La solitudine desiderata è un momento intimo in cui la persona, consapevolmente, esplora la propria interiorità. E’ molto utile per la crescita emotiva e personale. La solitudine desiderata è una situazione in cui si è soli volutamente.

Invece per altre persone stare da sole significa rimuginare e chiudersi in se stessi. La solitudine subita è quella pericolosa, la persona si sente sola anche quando è circondata da tante persone o nasce nel momento in cui si allontana momentaneamente dalle persone. Quando la solitudine aumenta, aumenta anche la probabilità di soffrire di depressione. Infatti viene consigliato, a chi soffre di depressione lieve, di riprendere i contatti con le altre persone. Più interazioni sociali positive si hanno e più migliorano i sintomi.

Chi si sente solo fa meno attività fisica, mangia più grassi e tende a prendersi meno cura di se stesso. Le persone che soffrono di solitudine hanno meno interesse nel curare il proprio corpo, non solo a livello estetico.

La solitudine tende ad indebolire il sistema immunitario.

Come uscire dalla solitudine

La solitudine è uno stato emotivo umano e universale che è sia unico che complesso per ogni individuo, e siccome non c’è una sola causa comune, il trattamento e la prevenzione di questo stato d’animo negativo e dannoso può notevolmente cambiare.

• ‍La persona che soffre di solitudine deve accettare gli inviti ad uscire anche quando non ne ha voglia. Non può continuare ad isolarsi.
• Deve assicurarsi di avere abbastanza attività sociali da fare, se non ne ha, deve pianificare qualcosa prendendo l’iniziativa ed invitando le altre persone. Il solo fatto che la persona, che soffre di solitudine, si rende conto di avere del controllo sulla situazione, di poter cambiare la propria situazione con il proprio pensiero, il proprio comportamento e le proprie aspettative, ha un effetto incredibile.
• Le persone che soffrono di solitudine tendono a vedere le azioni degli altri in modo sbagliato. Non riescono a capire che magari l’altra persona ha avuto un certo comportamento o a risposto in un certo modo semplicemente perché ha avuto una brutta giornata. Bisogna concedere il beneficio del dubbio agli altri.
• Il modo migliore per uscire dalla solitudine è puntare sulla qualità dei rapporti che si possono stringere, non sulla quantità. E’ meglio avere pochi amici ma buoni e con cui condividere gli stessi interessi e passioni.

La solitudine si combatte con gli amici intimi.

Solitudine, quando chiedere aiuto?

Prendersi dei momenti per restare da soli per pensare o per fare quello che si vuole è sacrosanto ed è una cosa assolutamente positiva. Il problema nasce nel momento in cui si vive un senso di profonda solitudine, incomprensione, ansia, isolamento che porta ad avere disturbi ansiosi, relazionali e depressivi.

Quando la persona sente una profonda solitudine, una sofferenza costante, deve assolutamente rivolgersi ad un bravo psicologo.

La solitudine può diventare uno spazio e una condizione permanente in cui la persona si abitua a vivere, e così diventa sempre più difficile uscirne. Si può spezzare questo circolo vizioso chiedendo aiuto ad un professionista.

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