Persone violente

Violenza verbale

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Che cos’è la violenza verbale?

La violenza verbale si verifica quando una persona usa un linguaggio denigratorio verso qualcun altro, insulta ed umilia in modo reiterato. La violenza verbale si può presentare sotto forma di:

  • Insulto
  • Commenti volgari
  • Accuse
  • Sminuire l’altra persona
  • Minimizzare questi atteggiamenti
  • Ordini
  • Urlare ed avere pretese
  • Usare appellativi denigratori
  • Giudizi e critiche
  • Minacce
  • Disprezzo

Critiche ed umiliazioni

  • Svalutazione continua in ogni ambito della vita
  • Commenti negativi su qualsiasi cosa. Da questi commenti si passa ad insulti volti a sminuire l’altro facendolo sentire insignificante

Controllo dell’altra persona

  • Pretende risposte immediate ai messaggi e chiamate, controlla gli spostamenti, monitora le interazioni sociali anche sui social network
  • Impartisce ordini, non domanda
  • Cambi d’umore repentini, passa da momenti di rabbia a momenti di dolcezza
  • Possesso dell’altra persona

Nega e accusa

  • Accusa la vittima di essere la causa del suo comportamento
  • Nega fatti realmente accaduti per destabilizzare la vittima (gaslighting)
  • Nega l’abuso, ogni qualvolta la vittima prova a lamentarsi del suo comportamento nega o l’accuserà di reagire in modo eccessivo

Isolamento e trascuratezza emotiva

  • Usa la tattica del silenzio, ignorando ogni tentativo di dialogo
  • E’ indifferente alla sofferenza della vittima
  • Cerca di isolare la vittima, scredita tutte le persone vicine a lei in modo che lei rimanga sola

A tutti ogni tanto capita di perdere la pazienza e dire cose un po’ sopra le righe, ma se lo facciamo poi capiamo di aver sbagliato, chiediamo scusa e non commettiamo più l’errore. La violenza verbale è un atteggiamento che si ripete ciclicamente e chi la usa lo fa consapevole di provocare dolore. Lo scopo di chi usa violenza verbale è quello di umiliare e denigrare.

Nessuna persona ha il diritto di sminuire, insultare o denigrare qualcun altro. Infatti alla base di tutti i rapporti umani ci deve essere il rispetto. Quando si subisce violenza verbale bisogna assolutamente porre dei limiti, e se questo non è possibile, bisogna allontanarsi e denunciare.

La violenza verbale è un abuso uguale alla violenza fisica, solo che lascia segni nell’animo e non sul corpo. Proprio per questo motivo è più difficile da dimostrare.

Violenza verbale in una coppia

La persona che usa la violenza verbale all’interno della coppia urla e umilia l’altro, ordina invece di domandare. Considera il partner un suo “oggetto privo di valore” ed è convinto che questo debba servirlo e riverirlo. La violenza verbale in una coppia è un grave problema che può avere conseguenze dannose per entrambi i partner e per l’ambiente familiare in generale. La violenza verbale può includere insulti, minacce, umiliazioni, urla e manipolazioni psicologiche. È un segno di relazione malsana e può portare a problemi emotivi, mentali e fisici.

Ecco alcune conseguenze negative della violenza verbale in una coppia:

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  1. Danneggiamento dell’autostima: Le persone che subiscono violenza verbale possono sviluppare una bassa autostima e sentirsi inadeguate. Le parole offensive possono erodere la fiducia in se stessi.
  2. Isolamento sociale: La vittima di violenza verbale potrebbe essere costretta a isolarsi dagli amici e dalla famiglia, poiché il partner violento potrebbe cercare di controllarla o limitarne le relazioni.
  3. Problemi emotivi e psicologici: La violenza verbale può causare ansia, depressione, stress post-traumatico e altri problemi psicologici.
  4. Impatto sui bambini: Se la coppia ha figli, la violenza verbale può danneggiare anche loro, creando un ambiente familiare teso e insicuro.
  5. Crescita dell’escalation: La violenza verbale può essere un precursore della violenza fisica o comportamenti sempre più distruttivi nella relazione.

Se sei coinvolto in una relazione caratterizzata da violenza verbale, è importante cercare aiuto. Ecco alcuni passi da considerare:

  1. Parla con qualcuno di fiducia: Parla con un amico, un familiare o un consulente su ciò che stai vivendo. Condividere le tue esperienze può essere il primo passo per rompere il ciclo di violenza.
  2. Cerca sostegno professionale: Contatta un consulente, uno psicologo o un terapista specializzato in violenza domestica per ricevere supporto e consulenza.
  3. Considera la sicurezza: Se ritieni di essere in pericolo, valuta la possibilità di cercare un luogo sicuro e di contattare le autorità competenti o un’organizzazione locale per la prevenzione della violenza domestica.
  4. Valuta la relazione: Rifletti seriamente sulla tua relazione e considera se sia sana e sicura per te e, se presenti, per i tuoi figli.
  5. Cerca risorse: In molti paesi, esistono risorse e linee di assistenza dedicate alle vittime di violenza domestica. Informarti sulle opzioni disponibili nella tua zona.

La violenza verbale non è accettabile in nessuna relazione. È importante cercare il supporto necessario per proteggere la tua sicurezza e il tuo benessere.

Violenza verbale da parte dei genitori

Un genitore o entrambi che usano parole di disprezzo verso i figli, appellativi denigratori, frasi del tipo “non sai fare nulla”, “sei inutile” e altre simili, usano violenza verbale. I bambini che subiscono questo tipo di trattamento ne porteranno le conseguenze fino in età adulta. La violenza verbale da parte dei genitori è un comportamento inaccettabile e dannoso. Si riferisce all’uso di parole offensive, minacce, insulti, urla, o linguaggio umiliante nei confronti dei propri figli. Questo tipo di comportamento può avere conseguenze negative a lungo termine sulla salute emotiva, psicologica e relazionale dei bambini.

Alcuni effetti dannosi della violenza verbale da parte dei genitori includono:

  1. Bassa autostima: I bambini che subiscono costantemente parole offensive o umilianti dai genitori possono sviluppare una bassa autostima e sentirsi poco degni di amore e rispetto.
  2. Problemi emotivi: La violenza verbale può causare ansia, depressione e altre problematiche emotive nei bambini, che potrebbero persistere anche in età adulta.
  3. Difficoltà nelle relazioni: I bambini che crescono in un ambiente caratterizzato dalla violenza verbale possono avere difficoltà a stabilire relazioni sane e costruttive con gli altri.
  4. Ripetizione del modello: I bambini potrebbero imparare che la violenza verbale è un modo accettabile per comunicare e potrebbero ripetere questo modello di comportamento nelle proprie relazioni future.
  5. Rottura del legame genitoriale: La violenza verbale può danneggiare il legame di fiducia tra genitori e figli, creando distanza e ostacoli nella comunicazione.

Violenza verbale sul posto di lavoro

Il datore di lavoro disprezza e umilia un dipendente, addirittura davanti agli altri colleghi, gli ordina di fare un lavoro usando parole offensive o commenti volgari. La violenza verbale sul posto di lavoro è un problema serio e può avere effetti negativi sull’ambiente lavorativo, sulla salute mentale e sul benessere dei dipendenti. Si tratta di comportamenti inappropriati che includono insulti, minacce, umiliazioni, urla e altri tipi di abuso verbale da parte di colleghi, supervisori o persino clienti. Questo tipo di violenza crea un ambiente di lavoro tossico e può avere conseguenze durature.

Ecco alcune conseguenze della violenza verbale sul posto di lavoro:

  1. Stress e ansia: I dipendenti che sono vittime di violenza verbale possono sperimentare alti livelli di stress e ansia a causa della paura di confrontarsi con il comportamento offensivo o di essere sottoposti a ulteriori attacchi.
  2. Morale basso: L’ambiente di lavoro negativo causato dalla violenza verbale può abbassare il morale dei dipendenti, portandoli a sentirsi demotivati e poco impegnati.
  3. Disturbi psicologici: La violenza verbale prolungata può causare problemi di salute mentale, come depressione, disturbo post-traumatico da stress e altri disturbi simili.
  4. Riduzione della produttività: Un ambiente lavorativo disturbato dalla violenza verbale può influire negativamente sulla produttività, poiché i dipendenti possono avere difficoltà a concentrarsi sulle proprie attività.
  5. Rottura delle relazioni professionali: La violenza verbale può causare conflitti, sfiducia e isolamento tra i membri del team, compromettendo la collaborazione e la comunicazione.

Se sei vittima di violenza verbale sul posto di lavoro, ecco alcuni passi da considerare:

  1. Parla con qualcuno: Condividi la tua esperienza con un collega fidato, un supervisore o un rappresentante delle risorse umane (HR).
  2. Documenta gli incidenti: Tieni traccia degli episodi di violenza verbale, registrando data, ora, luogo, persone coinvolte e dettagli dell’incidente.
  3. Segnala l’abuso: Rivolgiti alle risorse umane o alla direzione dell’azienda e segnala l’abuso. Molte aziende hanno politiche contro la violenza sul posto di lavoro e possono intraprendere azioni appropriate.
  4. Cerca supporto esterno: Se l’azienda non affronta adeguatamente il problema o se la situazione peggiora, potresti voler consultare un avvocato specializzato in diritto del lavoro o contattare un’organizzazione per i diritti dei lavoratori.
  5. Considera il benessere personale: Se la situazione non migliora o se la tua sicurezza è in pericolo, valuta la possibilità di cercare un altro impiego.

La violenza verbale sul posto di lavoro non deve essere tollerata. Le aziende dovrebbero adottare politiche chiare contro tale comportamento e promuovere un ambiente di lavoro rispettoso e sicuro per tutti i dipendenti.

Violenza verbale in amicizia

L’amico” sminuisce e/o minaccia davanti ad altre persone, usa offensivi ed umilianti appellativi. La violenza verbale in un’amicizia è altrettanto dannosa e inaccettabile come in altre tipologie di relazioni. Può includere insulti, umiliazioni, minacce, sarcasmo costante o qualsiasi altro tipo di linguaggio offensivo e dannoso tra amici. Questo comportamento può avere effetti negativi sull’autostima, sulla fiducia e sul benessere emotivo delle persone coinvolte.

Ecco alcune conseguenze della violenza verbale in un’amicizia:

  1. Deterioramento dell’amicizia: La violenza verbale può causare tensioni, litigi frequenti e può alla fine distruggere l’amicizia.
  2. Bassa autostima: Chi è vittima di violenza verbale da parte di un amico può iniziare a dubitare di se stesso e sviluppare una bassa autostima.
  3. Isolamento sociale: La vittima di violenza verbale potrebbe sentirsi isolata, specialmente se l’amico abusivo cerca di controllare con chi può o non può interagire.
  4. Impatto sulla salute mentale: La violenza verbale può causare stress, ansia, depressione e altri disturbi mentali.
  5. Effetto sulle altre relazioni: La violenza verbale in un’amicizia può influenzare negativamente altre relazioni, poiché l’amicizia è una parte importante della nostra vita sociale.

Se sei coinvolto in un’amicizia caratterizzata da violenza verbale, ecco alcuni passi da considerare:

  1. Confronta l’amico: Se ti senti al sicuro nel farlo, parla con l’amico riguardo al comportamento offensivo e fagli capire come ti fa sentire.
  2. Imposta limiti: Fissa confini chiari riguardo a ciò che consideri accettabile e spiega all’amico che non tollererai la violenza verbale.
  3. Cerca sostegno da altri: Parla con altri amici o adulti di fiducia riguardo alla situazione, in modo da ottenere un’opinione esterna e un supporto emotivo.
  4. Riconsidera l’amicizia: Valuta attentamente se questa amicizia è davvero positiva per te. A volte, è necessario allontanarsi da persone che non rispettano il tuo benessere.
  5. Ricorri a un consulente: Se la situazione non si risolve o peggiora, potresti voler consultare un consulente o uno psicologo per aiutarti a gestire l’emozionale e prendere decisioni migliori.

Ricorda che le amicizie dovrebbero essere costruttive, rispettose e positive. La violenza verbale non è un comportamento da parte di un vero amico. Metti come priorità il tuo benessere e cerca relazioni che ti supportino e ti facciano sentire rispettato e apprezzato.

La differenza tra violenza fisica e violenza verbale (psicologica)

Chi usa violenza verbale non è detto che arrivi ad usare anche la violenza fisica. E’ vero invece che chi usa violenza fisica usa anche la violenza verbale.

Chi usa la violenza psicologica usa le parole come arma, violenza verbale, chi usa violenza fisica usa le botte come arma.

La violenza fisica si vede, è oggettiva, perché lascia segni sul corpo. La violenza verbale no, lascia segni nell’anima, e quindi è soggettiva. Questo rappresenta un problema nell’ ammettere e riconoscere questo tipo di violenza.

La violenza verbale (psicologica) viene perpetrata con vari comportamenti che possono variare di frequenza, intensità e che possono essere più nascosti o più visibili. Una cosa però è sicura, si presenta come un comportamento reiterato nel tempo, non è un solo episodio.

Conseguenze della violenza verbale

La persona che subisce questo tipo di violenza si sente impotente, si sente colpita ogni volta che l’altro usa parole contro di lei. Con l’andare del tempo inizia a pensare che quello che dice l’altro sia la verità, che si merita tutta la rabbia dell’altra persona, si sente perennemente sbagliata e in colpa. L’autostima e il senso di se vengono annientati.

La violenza verbale può avere una serie di conseguenze negative per le persone coinvolte, sia che si tratti di relazioni familiari, amicizie, ambiente lavorativo o situazioni sociali. Ecco alcune delle principali conseguenze della violenza verbale:

  1. Danneggiamento dell’autostima: Le persone che subiscono violenza verbale possono sviluppare una bassa autostima e una percezione negativa di sé stesse. Le parole offensive e umilianti possono erodere la fiducia in se stesse.
  2. Problemi emotivi: La violenza verbale può causare ansia, depressione, stress post-traumatico e altri problemi emotivi. Le persone coinvolte possono sentirsi costantemente in tensione o intrappolate in situazioni di stress.
  3. Isolamento sociale: La vittima di violenza verbale può isolarsi dagli altri per evitare ulteriori abusi o per vergogna. Questo isolamento può portare a una mancanza di supporto sociale.
  4. Difficoltà nelle relazioni: Le persone che subiscono violenza verbale possono avere difficoltà a costruire relazioni sane e soddisfacenti. Possono sviluppare paura di aprirsi agli altri o fidarsi delle persone.
  5. Problemi di comunicazione: La violenza verbale può ostacolare la capacità di comunicare in modo efficace e rispettoso. Chi subisce abusi potrebbe avere difficoltà a esprimere i propri sentimenti o a gestire conflitti in modo costruttivo.
  6. Effetti fisici: La violenza verbale prolungata può causare problemi fisici, come tensione muscolare, mal di testa, problemi gastrointestinali o disturbi del sonno.
  7. Crescita di comportamenti violenti: Le persone che sono state vittime di violenza verbale possono imparare che la violenza è un modo accettabile per risolvere i conflitti. Questo può portare a cicli di violenza ripetuti in varie situazioni.
  8. Impatto su bambini e famiglia: Se la violenza verbale avviene all’interno di una famiglia, può avere conseguenze durature sui bambini, causando loro stress, problemi comportamentali e scarsa autostima.
  9. Mancanza di fiducia nelle istituzioni: Se la violenza verbale si verifica in contesti come l’ambiente lavorativo o l’istruzione, le persone coinvolte possono perdere fiducia nelle istituzioni o nell’ambiente in cui si verificano gli abusi.

È importante riconoscere la gravità della violenza verbale e cercare aiuto se sei coinvolto in una situazione simile, sia come vittima che come osservatore. Ci sono risorse, come consulenti, terapisti, linee di assistenza e organizzazioni, che possono offrire supporto per affrontare tali situazioni e prevenire danni ulteriori.

Cosa fare in questi casi

Prima di tutto bisogna ammettere a se stessi che stiamo subendo violenza verbale, questo è il primo passo. In secondo luogo bisogna cercare di mettere dei limiti, bisogna metterli fin da subito, in modo che la persona che usa violenza verbale capisca che noi non siamo disposti a subirla.

In terzo luogo, se la violenza non cessa bisogna cercare aiuto. Si può chiedere aiuto ad un amico, al partner, dipende in che contesto la stiamo vivendo, comunque in ogni caso è sempre consigliato chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta.

Se la violenza viene perpetrata a scuola, la vittima dove rivolgersi ai propri genitori o/e alla dirigenza scolastica.

Se si subisce maltrattamento bisogna assolutamente denunciare.

In conclusione

Bisogna sempre chiedere aiuto e/o denunciare. Purtroppo non è sempre facile ammettere di subire un qualche tipo di violenza, perché molte volte, a causa della poca autostima, la vittima crede di meritarsi quello che subisce e così si crea un rapporto di dipendenza con l’aggressore.

La violenza non è solo fisica o sessuale, questa si presenta sotto tante forme. La mancanza di rispetto, frasi e/o parole denigratorie, la svalutazione, le bugie, la manipolazione, il non rispetto, i ricatti, il controllo della libertà personale, le accuse, queste sono solo alcune delle forme con cui si rivela la violenza verbale psicologica.

La violenza verbale è una violenza psicologica ed è qualcosa di reale, è un vero e proprio abuso emotivo. Anche se non lascia segni visibili sulla pelle ne lascia indelebili nell’anima.

Bisogna reagire alla  violenza verbale, anche se non è facile. Per ritrovare la felicità e la serenità bisogna assolutamente fare questo passo. Un rapporto con queste basi non è un rapporto d’amore ma una trappola psicologica.

 

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